Il centro storico di Catania sta per essere nuovamente sfregiato da un progetto ferroviario della società RFI (Rete Ferrovie Italiane) che prevede il raddoppio dei binari nella tratta ferroviaria tra Via Zurria e la stazione dell’Acquicella, ampliando la galleria e la trincea in pieno centro storico, che fu realizzata tra il 1866 ed il 1870 dalla società ferroviaria Vittorio Emanuele.
La società Rete Ferrovie Italiane (RFI) intende far passare sugli archi della marina oltre agli attuali treni anche treni dell’Alta Velocità e il problema del gravissimo inquinamento acustico che si verrebbe a creare vorrebbe risolverlo con orrendi pannelli fonoassorbenti alti almeno 4 metri che nasconderebbero per sempre al visitatore che entra in città la vista del magnifico barocco di Palazzo Boscari e dell’Arcivescovado
La parte interessata dall’intervento conserva nel sottosuolo alcune delle testimonianze archeologiche più significative di Catania, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, che verrebbero ad essere travolte e distrutte dall’intervento previsto da RFI.
Dunque il problema è talmente importante che sottovalutarlo e non contrastarlo significherebbe infliggere alla città una ferita talmente profonda da risultare non più rimarginabile
In un incontro, organizzato dal Comune di Catania e dal Forum catanese della Cultura e dell’Ambiente – che vede riuniti la Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, l’Inner Wheel di Catania, l‘Etna Garden Club, la Delegazione di Catania del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e la Sezione Catania di Italia Nostra – sono stati illustrati con chiarezza le caratteristiche e le conseguenze del progetto della società RFI e dall’altra quelle di un progetto alternativo, già inserito nelle proposte del nuovo PRG di Catania.
Il Forum intende sostenere senza riserve tutte le iniziative legittime volte ad impedire la realizzazione del disastroso progetto, che si vorrebbe imporre da parte di RFI, cioè di semplice raddoppio della linea esistente, per sostenere invece la realizzazione del progetto alternativo, che verrebbe incontro alle aspettative della comunità cittadina.
Per coloro che non hanno assistito ai lavori del convegno e per tutti quelli che volessero chiarirsi ancora di più le idee, proprio per mostrare “de visu” i danni che la città subirebbe a seguito della realizzazione del progetto di RFI, il Forum ha programmato una ulteriore azione che prevede un breve incontro,
sabato 23 giugno pomeriggio alle h 17,00 18.00 flashmob al Castello Ursino
con l’ing. Paolo La Greca teso ad illustrare attraverso le immagini, il progetto di RFI e la proposta dei tecnici fatta sua dall’amministrazione comunale. Seguirà subito dopo, la visita “guidata” dall’architetto Antonio Pavone nei luoghi (via san Calogero e dintorni vicino al Castello Ursino) che, se partissero i lavori di RFI, verrebbero ulteriormente danneggiati compresi alcuni palazzi settecenteschi che verrebbero demoliti per far passare il doppio binario sotterraneo.
vitall.it
Ho dei dubbi .. ma ottimo articolo!